Comune di Selargius

La manovra tributaria del Comune per il 2014

Agli inizi di aprile, poco prima dell’approvazione del bilancio di previsione, il Consiglio Comunale ha varato la manovra tributaria per l’anno 2014.

L’Amministrazione ha dovuto affrontare lo spinoso problema del consistente calo dei trasferimenti statali rispetto al totale delle entrate correnti, destinate a finanziare le spese di funzionamento dell'Ente (dai servizi essenziali agli interventi di manutenzione del patrimonio comunale). Basti osservare che, nel corso degli ultimi 4 anni, i trasferimenti sono scesi da circa 15 milioni di euro a poco più di 9 milioni, con un necessario incremento delle entrate tributarie, che sono passate da poco più di 7 milioni a oltre 10 milioni.

Progressivamente, a causa della negativa evoluzione normativa, il Comune è stato costretto a chiedere sacrifici ai propri cittadini per contribuire alle spese in sostituzione dello Stato e della Regione, che hanno ridotto drasticamente il loro apporto. Sacrifici che si è sempre cercato di contenere al massimo.

Cosa dicono le cifre del bilancio 2014?

Innanzitutto che si prevede di incamerare, a titolo di IUC (la nuova Imposta Unica Comunale), 7.750.000,00 euro, suddivisi tra IMU (2.450.000,00), TASI (900.000,00) e TARI (4.400.000,00).

In secondo luogo, che anche per il 2014 è stato compiuto un notevole sforzo per cercare di non gravare indiscriminatamente il carico tributario sulla generalità dei cittadini, adottando idonei accorgimenti per tenere in debita considerazione le difficoltà delle fasce giudicate "più deboli".

Infine, si è cercato di adottare una manovra equilibrata, con l'obiettivo di attenuare gli effetti negativi dell'introduzione della TASI e dei rincari relativi al Servizio di Igiene Urbana, la cui spesa deve essere posta totalmente a carico dell'utenza.

La strategia si è sviluppata su più fronti, come si può vedere dal dettaglio che segue.


IMU -
Sono stati confermati gli scenari precedenti del 2012 e del 2013, senza alcun aumento sulle aliquote, applicate nella misura base di cui al Dl 201/2011 (Decreto Salva Italia):

  1. Aliquote:
  2. Agevolazioni, con le quali si è riconosciuto lo stesso trattamento riservato all'abitazione principale (quindi l'esclusione dal pagamento) ad alcuni soggetti, e si è incentivato il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, come meglio descritto di seguito:

Fattispecie

Aliquota

Fabbricati rurali strumentali

0,20%

Fabbricati

0,76%

Terreni agricoli

Aree edificabili




- unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani ultrasessantacinquenni o da disabili residenti a titolo permanente presso istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata;

- unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani iscritti nello schedario dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) tenuto dall’ufficio anagrafe comunale, non residenti in Italia, a titolo di proprietà o di usufrutto, a condizione che non risulti locata;

- riduzione di 0,1 punto percentuale dell'aliquota (da 0,76% a 0,66% - da 0,40% a 0,30%) relativamente alle unità immobiliari classificate nel gruppo catastale "A" nelle quali sono stati installati impianti a fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica o termica per uso domestico.



TASI:
è stata prevista l'aliquota base dell'1‰ per le abitazioni principali e i fabbricati rurali strumentali e dell'1,5‰ per gli altri cespiti (aree edificabili e altri fabbricati), introducendo degli ulteriori abbattimenti per gli immobili ad uso abitativo (€ 30,00/unità immobiliare) e per quelli ricompresi nel gruppo catastale D (€ 150,00/immobile) che, a causa del valore catastale elevato, avrebbero dovuto sostenere un peso notevole derivante dall’introduzione del nuovo tributo.

TARI: in base al piano tariffario, elaborato con i criteri del DPR 158/99, a fronte di un costo complessivo del servizio di € 4.815.000,00 circa (come da piano finanziario approvato dal Consiglio Comunale), grazie a una maggiore produttività riconosciuta al servizio di igiene urbana nel 2014 di quasi 300.000,00 euro, la tassa verrà riscosso come segue:

- il carico tributario delle circa 12.000 utenze domestiche, ripartito in 6 categorie, terrà conto sia del numero dei componenti il nucleo familiare (quota variabile della tariffa), sia della superficie dell'abitazione (quota fissa della tariffa);

- il tributo a carico delle circa 1090 utenze non domestiche, ripartito in 25 categorie, sarà calcolato in funzione della tipologia di attività esercitata e della superficie utilizzata.

Per attutire gli effetti di questo cambio di regime, grazie ad un apposito stanziamento di bilancio di € 200.000,00, è stato possibile finanziare agevolazioni nei confronti dei nuclei familiari da 5 componenti in su e di alcune tipologie di attività che avrebbero subito degli incrementi anche superiori al 200%.

Così come voluta dalla più recente normativa in materia, questa nuova configurazione dei tributi comunali (decisamente differente da quella utilizzata fino al 2013 con la TARSU) genererà un gettito netto complessivo di circa 4.400.000,00 (di poco inferiore a quello del 2013), aumentando lievemente il carico fiscale sui nuclei familiari numerosi e sulle categorie economiche che producono maggiori quantitativi di rifiuti in relazione all'attività realizzata, così come previsto dai principi comunitari in materia.

 

 

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